Questa settimana Barbara Mazzoleni, ci racconta la sua esperienza da docente e come vengono ideate le splendide texture stampate sui tessuti. Ritagliatevi qualche minuto per leggere questo articolo sulla progettazione digitale dei tessuti e illuminatevi con questi collage di fantasie, raccolti da passerelle recenti e non :). La tecnologia digitale sta indubbiamente cambiando il volto della progettazione tessile. Innanzitutto per i creativi, grazie all'uso di computer e software grafici, si è aperta una possibilitá di sperimentazioni praticamente infinite e con minore dispendio di tempo. Software come Adobe Photoshop e Illustrator sono ormai uno standard per tutti, sia designer professionisti che hobbisti. Ricordo che solo 10 anni fa, nel 2004, una delegazione della Adobe venne all'Istituto Marangoni dove sono docente, per studiare il nostro modo, definito "molto creativo e inusuale", di utilizzare i loro software (Photoshop era nato essenzialmente come software di ritocco per fotografie e Illustrator come software per elaborare marchi e layout). Non erano stati pensati certamente per disegnare tessuti, ed in effetti nelle prime versioni (io uso Photoshop dal 1990, dalla versione 1) era impensabile farlo. In seguito a quella visita la Adobe pubblicò una breve case history sulla Marangoni, tra l'altro una delle prime scuole di moda ad avere inserito nei corsi di Fashion Design la progettazione digitale come materia di studio. Altro fattore importantissimo sono le nuove tecnologie di stampa, che negli ultimi anni cambiano e si evolvono nel giro di pochi mesi, e permettono la riproduzione dei disegni per stoffa con due principali vantaggi: 1 - grazie alla stampa digitale e a sublimazione è possibile riprodurre qualsiasi motivo o immagine, anche con centinaia di sfumature e tonalitá; una volta, con la stampa tessile tradizionale ciò non era possibile, a meno che si fosse disposti a sostenere enormi costi per ogni colore di stampa desiderato (si pensi ad esempio ai magnifici foulard di Hermès, costosissimi e preziosi anche perché stampati con decine di telai, uno per ciascun colore). 2 - la quantitá minima si è notevolmente ridotta: grazie alla stampa digitale e a sublimazione è possibile, ad esempio qui su Thecolorsoup, ordinare anche solo un metro di stoffa "unica", stampata con il proprio personale motivo/disegno. Più in specifico, nella moda, la combinazione tra software per la progettazione e tecnologie di riproduzione digitale "on demand" ha dato luogo a un nuovo tipo di stampa; oltre alle stampe "all-over" (con patterns ripetuti su tutto il capo in modo regolare e infinito) e "piazzate" (nelle quali si dispone la stoffa sul cartamodello per mettere il motivo decorativo nella posizione desiderata), è possibile ora progettare le cosiddette "engineered prints". In questo caso, si costruisce la grafica “ad hoc“ sul cartamodello: questo processo è molto lungo e impegnativo, perché richiede innanzitutto la scansione del cartamodello reale in tanti pezzi, che va poi riassemblato a computer. In questo modo si ha il tracciato reale dell'abito con tutti i suoi componenti, e quindi si posizionano gli elementi decorativi, immagini e quant'altro, con precisione millimetrica, prevedendo anche il "consumo" delle pences ad esempio, le giunzioni tra davanti, dietro, colli, polsini, ecc. Be inspired! birbaluna Patternprintsjournal.com Image Credits: Alexander McQueen, Mary Katrantzou, Etro